
“Per 75 anni, alle mamme finlandesi lo stato ha concesso una scatola; uno starter kit di vestiti, lenzuola e giocattoli che può anche essere usato come culla, alcuni dicono che ha aiutato la Finlandia a raggiungere uno dei più bassi tassi di mortalità infantile al mondo. E ‘una tradizione che risale al 1930 ed è pensata per dare a tutti i bambini finlandesi a prescindere dalla classe sociale un inizio a parità di condizioni nella vita.”
in Venezuela, siamo difronte ad una situazione completamente diversa infatti in questo mese si sono registrati numerosi decessi di neonati presso Hospital Universitario de Barcelona, e quelli che riescono a nascere, nascono sottopeso perché le loro madri sono malnutrite e senza controlli.
L’Ospedale è ancora sconvolto, non solo per il fatto di far dormire i neonati in scatole di cartone poco igieniche, ma per le cifre allarmanti annunciate nei giorni scorsi dalla leader dell’IVSS (istituto venezuelano della previdenza sociale) Domenica Guzmán; che afferma essersi verificati nei ultimi 21 giorni ben 46 decessi presso l’Ospedale Dr. Luis Razzetti nello stato Anzoategui.
Circa il 70% delle medicine in Venezuela, compresa una semplice tachipirina, trattamenti per l’ipertensione e farmaci per il controllo delle nascite, sono attualmente scarsi. La Federazione farmaceutica venezuelana, ha presentato il punto della situazione a marzo presso la Commissione interamericana dei diritti umani, con una lunga lista di cifre allarmanti.
Anche i ricercatori di Human Rights Watch hanno rilasciato un comunicato sulla situazione sanitaria del Venezuela lo scorso aprile, notando che negli ospedali è diffusa la mancanza anche di forniture di base come garze e siringhe. Il portavoce di HRW, afferma di aver visto raramente l’accesso alle medicine essenziali così scarso e precario paragonabile alle zone di guerra.
Il governo del presidente Nicolas Maduro dovrebbe fare in modo di porre rimedio a questo stato emergenza sanitaria, ma addirittura non riconosce l’esistenza di una crisi.
